L’EVENTO. Domani presentazione del restyling dedicato allo scrittore. Prezioso intervento in memoria del marchese Roi, suo pronipote
S’inaugura domani alle 11.30 il monumento ad Antonio Fogazzaro, restaurato dalla Fondazione Giuseppe Roi, nel centenario della morte dello scrittore, in memoria del marchese Giuseppe “Boso” Roi, pronipote del Fogazzaro, scomparso due anni fa ed appassionato ultimo custode delle memorie del bisnonno. La cerimonia avrà luogo in viale Roma, ove il monumento è collocato fin dalla sua inaugurazione che avvenne nel 1932, proprio il 6 novembre, circa vent’anni dopo che una pubblica sottoscrizione cittadina aveva raccolto i fondi per erigere l’opera, progetto interrotto dalla prima guerra mondiale. L’opera fu affidata allo scultore vicentino Giuseppe Zanetti, a cui si devono anche le statue del Pigafetta e dello Zanella in città e il monumento ai caduti di Villa Guiccioli. L’intervento di restauro al monumento a Fogazzaro, eseguito in collaborazione con la Soprintendenza, dal restauratore Xavier Robusti e dalla Art Cart, ha sanato i segni del tempo sull’opera, ma soprattutto quelli lasciati sul marmo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che distrussero il vicino teatro Verdi, di fronte al quale, come mostrano alcune foto d’epoca, l’opera appariva collocata. In concomitanza con il restauro, la Fondazione Roi ha anche realizzato, con il supporto scientifico della biblioteca Bertoliana, una pubblicazione dal titolo “Antonio Fogazzaro. La famiglia e la città”. Corredato da rare immagini d’archivio, il volume si apre con un saggio di Laura Valente ed Erika Zanotto sui legami di Fogazzaro con le famiglie Valmarana e Roi, a cui seguono alcune testimonianze inedite, dello stesso marchese Roi che ricorda il bisnonno e della contessa Maria Sofia Deciani Valmarana. Alla ricostruzione delle vicende che portarono alla realizzazione del monumento e al clima che ne accompagnò l’inaugurazione ufficiale è infine dedicato il testo di mons. Antonio Marangoni, che ha recuperato negli archivi cittadini le memorie dell’evento.
L’EVENTO. Domani presentazione del restyling dedicato allo scrittore. Prezioso intervento in memoria del marchese Roi, suo pronipote
S’inaugura domani alle 11.30 il monumento ad Antonio Fogazzaro, restaurato dalla Fondazione Giuseppe Roi, nel centenario della morte dello scrittore, in memoria del marchese Giuseppe “Boso” Roi, pronipote del Fogazzaro, scomparso due anni fa ed appassionato ultimo custode delle memorie del bisnonno. La cerimonia avrà luogo in viale Roma, ove il monumento è collocato fin dalla sua inaugurazione che avvenne nel 1932, proprio il 6 novembre, circa vent’anni dopo che una pubblica sottoscrizione cittadina aveva raccolto i fondi per erigere l’opera, progetto interrotto dalla prima guerra mondiale. L’opera fu affidata allo scultore vicentino Giuseppe Zanetti, a cui si devono anche le statue del Pigafetta e dello Zanella in città e il monumento ai caduti di Villa Guiccioli. L’intervento di restauro al monumento a Fogazzaro, eseguito in collaborazione con la Soprintendenza, dal restauratore Xavier Robusti e dalla Art Cart, ha sanato i segni del tempo sull’opera, ma soprattutto quelli lasciati sul marmo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che distrussero il vicino teatro Verdi, di fronte al quale, come mostrano alcune foto d’epoca, l’opera appariva collocata. In concomitanza con il restauro, la Fondazione Roi ha anche realizzato, con il supporto scientifico della biblioteca Bertoliana, una pubblicazione dal titolo “Antonio Fogazzaro. La famiglia e la città”. Corredato da rare immagini d’archivio, il volume si apre con un saggio di Laura Valente ed Erika Zanotto sui legami di Fogazzaro con le famiglie Valmarana e Roi, a cui seguono alcune testimonianze inedite, dello stesso marchese Roi che ricorda il bisnonno e della contessa Maria Sofia Deciani Valmarana. Alla ricostruzione delle vicende che portarono alla realizzazione del monumento e al clima che ne accompagnò l’inaugurazione ufficiale è infine dedicato il testo di mons. Antonio Marangoni, che ha recuperato negli archivi cittadini le memorie dell’evento.