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Autore: genialabGMadmin

Citazioni sul camminare

Citazioni sul camminare

L’ebbrezza del camminare

[…] questo è il viaggio a piedi: l’imprevisto, l’inatteso e, nello stato di fragilità e di dipendenza in cui si pone chiunque vi si abbandoni totalmente, l’incredibile catena di cause e di coincidenze casuali, e la ricchezza degli incontri che a esse sono legati. […] Per me, il vero senso del viaggio, e in particolare del viaggio a piedi, sta nello sforzo personale che consiste nel mettersi in armonia con il mondo, la natura e gli uomini. […] Infatti il camminare è innanzitutto un percorso di sincerità, per le rinunce cui obbliga e per la sua essenzialità. […] è giocoforza constatare che la diffidenza delle città non ha contaminato la campagna, che l’ospitalità è in genere spontanea, che le porte e i cuori si aprono molto più spesso di quanto non si chiudano. Che il viaggiatore a piedi, portatore di sogni e di avventure, riceve molto più di quanto dà [..]”

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Emeric Fisset, L’ebbrezza del camminare, Edicicloeditore, 2012

Quando si va verso un Obiettivo…

Quando si va verso un Obiettivo è molto importante prestare Attenzione al Cammino. È il Cammino che ci Insegna sempre la Maniera Migliore di Arrivare e ci Arricchisce mentre lo percorriamo…”

Paulo Coelho

Che cosa importa l’esito del cammino…

Che cosa importa l’esito del cammino se ciò che conta è solo il fatto di averlo percorso? Non siamo noi che facciamo il viaggio, è il viaggio che ci fa e ci disfa e ci inventa”

Da “il mondo a piedi” di David Le Breton

Gli uomini camminano sempre meno…

Gli uomini camminano sempre meno, sono diventati sgraziati, si muovono curvi sui loro telefonini, hanno il collo storto per l’abuso del computer, le spalle rovinate dall’utilizzo del mouse, lo stomaco contratto dallo stress e la testa piena di segnali e rumori di fondo…
… La nostra testa è cambiata. L’uomo che non cammina perde la fantasia, non sogna più, non canta più e non legge più, diventa piatto e sottomesso, e questo è esattamente ciò che il Potere vuole da lui per governarlo senza fatica, derubarlo di ciò che Dio gli ha dato gratuitamente e bombardarlo di cose perfettamente inutili a pagamento.
Chi cammina, invece, capisce, parla con gli altri uomini, li aiuta a reagire e a indignarsi contro questa indecorosa rapina che ci sta impoverendo tutti quanti. Il semplice fatto di mettere un piede davanti all’altro con eleganza, di questi tempi, è un atto rivoluzionario, una dichiarazione di guerra contro la civiltà maledetta dello spreco.”

Paolo Rumiz – ” A Piedi”

Camminare non dà dipendenza…

Camminare non dà dipendenza. Camminare non è importante. Camminare non serve a niente. Pensaci bene: sei andato a piedi dalla porta di casa a quella dell’ufficio (per risparmiare tempo e benzina), dalla stazione dei treni all’hotel (per risparmiare i soldi del taxi), al matrimonio del tuo amico (per non stropicciare il vestito in macchina), al funerale del tuo amico (per lo stesso motivo), nel parco (per bruciare calorie). Sei andato a piedi migliaia di volte nella tua vita. C’era sempre una ragione per andare a piedi. Un risparmio, un guadagno, insomma, una convenienza.

Il cammino, invece, dà dipendenza. La dà perché in cammino vai, como scrive Jabès, a cuore aperto fino all’uomo. La dipendenza non è data dall’andarci a piedi, ma dal cuore aperto, cioè il come, e dall’uomo, cioè il fine. Non c’è alcuna utilità in questo atto. Anzi, non puoi che riceverne un danno. Ci sei tu, a petto aperto, con tutto ciò che ne consegue. Nel petto potrebbero infilarsi rondini, gazzette, cormorani, anguille, pesci siluro, fiumi interi, litorali con pinete frangivento, golfi e mari e così via. Nel tuo petto aperto può entrare chiunque e qualunque cosa. Sei alla mercé del mondo, sei fragile, distruttibile. Vai verso l’uomo. Quale uomo? Per portargli o dirgli cosa? Nulla. Non ti viene richiesto nulla. Non porti doni o offerte. Porti il tuo petto aperto, con tutto ciò che ne consegue. Quell’uomo, se lo troverai, e se ti accoglierà, farà di te ciò che vuole.

Questo è il cammino, questo crea dipendenza. Questa dipendenza è fortissima. Quando torni da un cammino, la senti dentro e addosso, vorresti strapparti la pelle, staccarti la testa pur di non sentirla più, ma non c’è niente da fare. Allora esci, senza aver ancora disfatto lo zaino, e vai a camminare. Ti sembra, al momento, di stare meglio. Torni a casa e la voglia di strappare la pelle e tagliare la testa sono intatte. Così capisci che camminare non serve a niente. Che sei dipendente da altro. Ti tornano alla mente le chiacchierate sugli argini impestati di zanzare. Le notti insonni in camerate umide e affollate. Il signore di novant’anni che hai incontrato sulla vecchia Romea, appoggiato al muretto, che ti ha raccontato di quando è saltato da un treno tedesco e se l’è fatta tutta a piedi fino al Polesine. Ti tornano in mente, prima ancora dei paesaggi, le persone che hai incontrato. E capisci che erano quelli gli uomini a cui hai portato il tuo petto aperto. Che ognuno di essi ha preso una parola, l’ha chiusa in un pugno, poi il pugno è entrato nel petto, la mano si è aperta, la parola s’è ficcata dentro. Tu sei pieno di parole. Di voci che riecheggiano nel petto e nella pancia e nella testa, non nei piedi. Nessuna camminata eliminerà quelle voci. Camminare non serve a niente. Camminare e cammino non sono la stessa cosa.

Ti è capitato di lamentarti, durante il cammino, perché altri avevano il letto e a te toccava il pavimento. Ti sei arrabbiato perché altri, a tavola, mangiavano porzioni più grandi delle tue, o perché altri hanno usato i soldi della cassa comune per prendersi della frutta solo per loro, o anche solo un frutto o una birra in più. Oggi, che sei a casa, ti rendi conto che del letto non sai che fartene, che hai un sacco di cibo in frigo che andrà a male e che la cassa comune, anche se imperfetta, è sempre meglio del mors tua vita mea in cui vivi. Ora capisci che non aveva senso lamentarsi, che ci vuole tempo per allontanarsi da sé, e che solo allontanandosi da sé si può andare verso l’uomo che ti aspetta per mettere le sue parole nel tuo petto. Ciò che crea dipendenza è proprio questo movimento di fuga dal proprio egoismo, dalla propria vita ristretta e confinata, da una solitudine che in cammino non hai mai provato. «Solitari, / ma non soli», dice Petr Král. Eccola là, la dipendenza da una forma di vita comunitaria e solitaria allo stesso tempo, in cui il denaro non conta perché non si conta e non si conta perché non conta, in cui si progredisce come esseri umani rapidamente e visibilmente, e in cui non si riesce a non essere allegri, a non ridere nella tormenta, a non godere in continuazione di ciò che si vede e di ciò che non si vede. La domanda la conosci già: come fare a mantenere il petto aperto, le parole in vita, ad allontanarsi da sé, ad andare verso l’uomo, a restare in cammino al di là dei propri piedi?”

Edmond Jabès, Poesie per i giorni di pioggia e di sole e altri scritti

Si nasce non soltanto per morire, ma…

Si nasce non soltanto per morire, ma per camminare a lungo, con piedi che non conoscono dimora e vanno oltre ogni montagna…”

Alda Merini, camminando sul Naviglio

Quando cammino in un bosco, sento…

Quando cammino in un bosco, sento di diventare gradualmente un tutt’uno con l’ambiente che mi circonda. Come se il corpo non finisse con le punta delle dita. Col passare delle ore si espande sempre di più nell’erba, l’erica, gli alberi e l’aria. Se un uccellino si è spezzato un’ala o un animale è senza cibo, sento un po’ del loro dolore. In quei momenti mi sembra di essere parte di qualcosa molto più grande della mia quotidianità di lavoratore, contribuente e padre di famiglia. Non sono mosso dal desiderio di abbandonare questi ruoli, ma dal bisogno di appartenere a quel qualcosa di più grande.”

E. Kagge “Camminare”

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Walking quotes

The exhilaration of walking

[…] this is what it means to journey on foot: the unexpected, the unforeseen; anyone who surrenders to the walk will find themselves in the same state, fragile and totally dependent you are in that fragile and dependent. There is an incredible chain of cause and casual coincidence and a wealth of encounters connected to them. […] as I see it, the real meaning of the journey, and the journey on foot in particular, lies in the personal effort you are implicitly required to put in when you commune with nature, the world, humankind […] In fact, walking is, first and foremost, a journey of sincerity, because of the sacrifices you have to make and because of its intrinsic nature […] it goes without saying that there is a diffidence in the city that has not contaminated the countryside, hospitality is usually spontaneous, doors and hearts open up far more often than they close. The foot traveller, bearer of dreams and adventures, receives much more than he gives […]
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Emeric Fisset, L’ebbrezza del camminare (The Exhilaration of Walking), Edicicloeditore, 2012

Inaugurazione Nordic Walking Park “Fogazzaro” a Velo d’Astico

Sabato 6 luglio 2013

Due passeggiate una di 6,5 km culturale, si potranno vedere le tre ville Fogazzariane dall’esterno: Villa Carrè Ciscato, Villa Velo, e Villa Montanina. Visita illustrata dal Prof. G.M. Filosofo, con entrata alla mostra permanente su Fogazzaro allestita presso le ex scuole elementari di Lago.

L’altra di 16.6 Km inizia con la visita esterna alla Chiesetta Medievale di S. Giorgio, ci si porta a Meda con la Salita del Castello in cui soggiornò per un breve periodo eremitico Ezzelino il Tiranno, poi salita al Capitello votivo alla Madonna di metà Summano; discesa e risalita fino al alla Croce costruita tutta in scheggie della prima guerra mondiale; passaggio per la ” Croxe de la pasion ” di Rialbo e ritorno al punto di partenza; questa è riservata a chi è più preparato fisicamente.

Vai alla pagina dedicata al Nordic Walking Park “Fogazzaro” di Velo d’Astico

Inaugurazione Nordic Walking Park a Velo d'Astico

Chi siamo

Chi siamo

La nostra associazione Sportiva Dilettantistica Culturale Cammini Veneti si è costituita nel 2014, per opera di un gruppo di amici camminatori appassionati di trekking, nordic walking, escursionismo, con lo scopo di creare cammini di lunga percorrenza nel territorio dove viviamo (la provincia di Vicenza, la regione Veneto).

La nostra associazione si occupa di creare cammini a piedi nel Veneto, con particolare attenzione per le zone di pianura, maggiormante antropizzate e per questo con minori opportunità escursionistiche.

  • progettiamo, realizziamo, gestiamo, manteniamo e promuoviamo i nostri cammini
  • promuoviamo il camminare insieme e uno stile di vita salutare
  • valorizziamo il nostro territorio, con particolare attenzione a quello più antropizzato
  • promuoviamo la cultura locale, dedicando i nostri cammini a personaggi illustri del mondo culturale del nostro territorio, incentivando il turismo culturale insieme a quello attivo dei cammini.

L’idea di fondo

L’idea di fondo di Cammini Veneti

Si stenta a credere che le cose semplici possano meravigliare. Eppure, se si cammina per intere giornate di fila, trovando un passo equilibrato e un ritmo armonioso, seguendo vie di campagna, di collina o di montagna, si realizza una cosa semplice e al contempo meravigliosa, capace, appunto, di meravigliare.

Percorrendo il Cammino di Santiago in Spagna, la Via Podiensis in Francia, la Via Francigena e il Cammino di Anaunia in Italia, mi son convinto che la stessa sensazione di meraviglia e armonia possa essere vissuta anche nella nostra terra, sebbene molto antropizzata, a condizione di poter camminare in sicurezza per più giorni.

Nel Veneto di campagna e di collina mancano ancora dei cammini lunghi e ben tracciati, mentre la montagna ne è infinitamente più ricca. Creare cammini lunghi in Veneto, scoprire vie verdi che toccano paesi secondari non sfigurati dall’industrializzazione selvaggia, dedicando questi percorsi a persone che si sono distinte nella valorizzazione e/o nella tutela del nostro paesaggio, è, in fondo, un’idea semplice.

Se quest’idea semplice consentirà a tante persone, italiane e non, di mescolare la polvere di altri cammini europei con la polvere raccolta lungo i Cammini Veneti, avremo contribuito, nel nostro piccolo, a creare occasioni di meraviglia ed armonia.
Non è forse meraviglioso che le radici degli alberi riescano a spezzare l’asfalto?

Andrea Cevese (Presidente Ass. Cammini Veneti)

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Il consiglio direttivo

Ci presentiamo brevemente, uno a uno …

Andrea Cevese

Presidente

Andrea Cevese, da sempre appassionato di natura e attività sportive, soprattutto in montagna. Ha iniziato a percorrere lunghi tratti dei grandi cammini nel 2005 (cammino di Santiago, via Podiensis, via Francigena, cammino di Anaunia). E’ convinto che cultura e territorio naturale siano l’humus in cui le persone affondano le proprie radici. Dopo la maturità classica, si è laureato in giurisprudenza, ha vissuto parecchi anni all’estero, è libero professionista.

Riccardo Lotto

Vice presidente

Riccardo Lotto, laureato in Scienze Agrarie a Padova, abilitato all’esercizio della Libera professione di agronomo, consulente del tribunale e di assicurazioni, presidente della biblioteca comunale di Montegalda e del Consorzio Igiene Ambientale di 45 comuni del vicentino, consigliere comunale, assessore, sindaco del comune di Montegalda dal 2006 al 2016. Ha prodotto alcune pubblicazioni di natura ambientale.

Remo Longin

Consigliere (socio fondatore)

Remo Longin, preparatore atletico, istruttore di Nordic Walking, contitolare di una palestra, appassionato di cammini nella natura. Impegnato nell’ideazione di greeen way, percorsi nella natura pensati per favorire un contatto più naturale fra l’uomo ed il territorio. Fra di esse il “Giro delle Chiesette Prealpine” nelle prealpi vicentine, il percorso da Folgaria a Venezia lungo il sentiero europeo E5 ed il percorso ciclo-pedonale regionale R2 lungo gli argini dei fiumi veneti. Per l’associazione si occupa degli aspetti tecnici e sportivi legati ai percorsi.

Diego Capitanio

Consigliere (socio fondatore)

Diego Capitanio, una passione innata… frequentare la natura, l’ambiente, vivere il paesaggio e muoversi al suo interno. Assiduo frequentatore delle Alpi Trivenete. Paesaggi ed atmosfere da vedere. Gente da conoscere. Modi di vivere da condividere. Rispetto dei luoghi, degli ambienti di montagna e delle persone. Poi nel 2007 si avvicina ai cammini e alle ciclovie: Via dei Borboni, Cammino di Santiago, Cammino di San Francesco, Via Francigena… è solo l’inizio… Per l’associazione si occupa del percorso e della segnaletica.

Maurizio Dal Ferro

Consigliere (socio fondatore)

Maurizio Dal Ferro, amante della montagna estiva e invernale, è un buon velista. Ha molta passione per l’ornitologia. Ha lavorato per anni all’estero in istituzioni internazionali. E’ libero professionista, consulente in materia di finanziamenti UE, esperienza che mette a disposizione anche per la valorizzazione del territorio veneto.

Renzo Priante

Consigliere

Renzo Priante, architetto, ha lavorato a lungo come architetto e urbanista nella valorizzazione del territorio dell’alto vicentino, che conosce in modo approfondito. Ha progettato il rinnovo del Parco di Villa Rossi, il Sentiero Alto di Cogollo del Cengio, realizzato i percorsi attorno al laghetto di Posina, scritto una Guida al Cammino Fogazzaro Roi nel borgo di Piovene Rocchette. Scrive e fa conferenze sulla storia e la cultura dell’Alto Vicentino.

Susanna La Lampa

Consigliere

Susanna La Lampa, appassionata di escursioni e fotografia, ama gli spazi liberi ed il contatto con la natura. Vive il “camminare” come un’occasione di incontro e dialogo con chi condivide la sua passione. Compagna insostituibile dei suoi cammini è la macchina fotografica con cui cerca di catturare la bellezza e l’unicità delle esperienze che il camminare regala. Di ogni “cammino” realizza dei piccoli reportage fotografici che condivide con chi ama l’esperienza del percorrere le strade verdi del nostro bellissimo territorio.

Marzia Barcaro e Mario Brunetti

Consiglieri

Marzia Barcaro e Mario Brunetti, pensionati felici, cicloturisti e camminatori, consapevoli che il bello è ovunque ed è più semplice scoprirlo con un passo lento. Amano coniugare l’amore per la natura, in particolare per il mondo delle piante, con lo studio delle tradizioni e religiosità popolari. Hanno collaborato con il WWF Veneto per la stesura di alcuni percorsi nel nostro territorio: a piedi nel Camminaveneto e in bicicletta nel Pedalaveneto. Hanno pubblicato con la Calderini “ Dagli Appennini alle Alpi austriache a piedi e in bicicletta” ed anche guide per turisti curiosi con “n’ antra Roma” e “ al..tre Venezie“.

Giorgio Marchetto

Consigliere (socio fondatore)

Giorgio Marchetto, appassionato di escursionismo e sentieristica, frequentatore e conoscitore del territorio vicentino. Impegnato nella creazione di percorsi escursionistici nel territorio vicentino.
Impegnato anche, come libero professionista, nella creazione di siti internet turistici e applicazioni multimediali (creazione di foto e video a 360 gradi, applicazioni cartografie per il web), all’interno dell’associazione segue questi aspetti tecnici. 

In ricordo di Paola

Socia fondatrice e vice presidente dell’Associazione


Paola Franco è stato un formidabile motore per concretizzare il progetto di Cammini Veneti, con la sua tenacia, il suo entusiasmo, la sua professionalità, il suo gran cuore.
Paola ha accompagnato molti camminatori sul CFR e, guidando non solo i loro passi ma anche i loro sguardi, li ha esortati a cogliere tutto ciò che di meraviglioso e sorprendente aspettava solo di essere ammirato. Luoghi a volte molto noti, altre volte piccoli capolavori nascosti che raccontano la storia e la cultura della splendida terra vicentina.
Paola sapeva accettare le sfide e considerava le difficoltà come scogli da affrontare e superare.
“C’è sempre un modo per raggiungere un obiettivo” diceva “dobbiamo solo trovarlo!”
Il ricordo del suo travolgente entusiasmo ed il suo irriducibile ottimismo ci aiuteranno ad affrontare i giorni ed i passi che verranno.

In ricordo di Vladimiro

Socio fondatore e consigliere dell’Associazione


Vlamiriro Riva è stato per tanti anni direttore del Consorzio Vicenza è, si è dedicato con tutto se stesso alla promozione turistica del vicentino, creando tantissime iniziative di grande valore. Ha avuto grande merito nel riconoscimento della Basilica Palladiana e del ponte di Bassano come Monumenti Nazionali, nel riconoscimento Unesco ottenuto dalla città di Vicenza (1994) e dalle ville di Palladio della provincia (1996).
Ha creato Vicenza Film Commission, Vicenza Sport Commission, Vicenza Convention Bureau, Promoveneto, ha dato ampio risalto all’enogastronomia tipica locale, portando nei territorio locali le De.Co. (denominazioni comunali) e moltissimo altro ancora.
Ha sostenuto con entusiasmo il nostro progetto di Cammini a piedi nel vicentino, entrando anche personalmente a far parte della nostra associazione, dandoci molti consigli preziosi e aiutandoci concretamente nelle strategie di promozione delle nostre attività.
Nemmeno la malattia degli ultimi anni, che già lo debilitava, gli ha impedito di essere membro attivo e propositivo della nostra associazione.

Statuto e bilanci dell’associazione

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About us

camminatoriOur association, Sportiva Dilettantistica Culturale Cammini Veneti was founded in 2014, the brainchild of a group of friends with a shared passion for hiking, trekking, rambling and Nordic Walking. It aims to create long trails in the area where we live (the province of Vicenza in the Veneto region).

Statuto dell’associazione Cammini Venetipdf– Associazione Cammini Veneti’s articles of association and by-laws (Italian)

Founder members

We would like to briefly introduce our members:

Andrea Cevese

Chairman

Andrea CeveseAndrea Cevese has always been a keen nature lover and sports enthusiast, above all mountain sports. He began walking longer trails in 2005 (the Way of St. James, the Way of Le Puy, the Francigena Way and the Anaunia Way). He believes that local culture and natural heritage are the ideal soil for a person’s roots to thrive in. After his diploma in Classical Studies he graduated in Law and has lived abroad for several years. He works freelance.

Paola Franco

Vice Chairwoman

paola francoPaola Franco, is a keen nature and animal lover. She enjoys walking and exploring new places in her free time. After walking the Way of St. Francis in 2013 she tackled the Way of St. James. She is a freelance professional with previous experience in local government and works in a variety of ways to promote local culture and natural heritage. She deals with organisational and administrative aspects for the association.

Vladimiro Riva

Board member

vladimiro-rivaAs head of the Vicenzaè Tourist Board, Vladimiro Riva has spent years working to promote tourism in the area of Vicenza. His schemes and projects include the development of the Denominazione Comunali (De.Co.), a regional mark of quality to promote local produce, the campaign for the recognition of Unesco World Heritage Sites in Vicenza and its province, and his work to have the Basilica Palladiana listed as a national monument. He is a founder member and brings his wide experience to bear on all aspects of the association.

Remo Longin

Board member

Remo LonginRemo Longin is an athletics coach and Nordic Walking instructor, joint owner of a fitness centre and a keen hiker. He has devised “the green way”, nature walks designed to encourage people to connect with their natural environment. These walks include the “Giro delle Chiesette Prealpine” in the foothills of the Alps near Vicenza, the route from Folgaria to Venice along the E5 European long distance trail, and the regional R2 bike-pedestrian path along riverbanks in the Veneto region. He advises the association on technical and sport matters.

Chiara Faresin

Board member

Chiara FaresinChiara Faresin is a keen lover of art, landscape and cultural tourism and has travelled widely in Italy and abroad. She prepared the texts on Antonio Fogazzaro and his grandson Roi, and the analysis of the novels set in the area around Vicenza. After taking a degree in Economics and a career in business, she also graduated in Art History, a subject which she is qualified to teach.

Cecilia Calgaro

Board member

cecilia calgaroCecilia Calgaro is a keen nature lover and traveller and her delight in exploring other cultures has taken her abroad for several years. She walked the Way of St. James in 2010 and immediately fell under its spell. Thanks to the Associazione Cammini Veneti she combines her passions with her professional experience in the field of public relations.

Rosanna Cerato

Board member

rosanna ceratoRosanna Cerato is a keen lover of nature, dogs, art and children and was thrilled to walk the Way of St. James. She works in business administration but prefers flowers and treks to numbers and figures. She has an administrative role within the association.

Diego Capitanio

Board member

diego capitanioDiego Capitanio has an innate passion…nature, the environment, walking and enjoying the outdoors. He is a member of the mountaineering group Alpi Trivenete. He loves scenery and landscapes, getting to know people, sharing knew ways of life, respect for the environment, the mountains and people. In 2007 he began walking and cycling: Via dei Borboni, the Way of St. James, the Way of St. Francis, The Francigena Way..-and that was just the start. Happy walking! He is responsible for the routes and waymarking in the association.

Erik Umberto Pretto

Board member

erik prettoErik Umberto Pretto is studying engineering and works in local government. He loves his land and the traditions of the people who live there. He has completed the Way of St. James and noticed how proper management of local resources, especially its history, its natural heritage and locally sourced food and wine products, can have positive economic and cultural effects on the local community.

Maurizio Dal Ferro

Board member

maurizio dal ferroMaurizio Dal Ferro, is a keen lover of the mountains in both winter and summer and a competent sailor. He is also a keen birdwatcher. He has worked for many years in international institutions. He is a freelance consultant on EU financing and uses his experience for the enhancement of the Veneto area.

Renzo Priante

Board member

Renzo PrianteRenzo Priante, architect, has worked for a long time as an architect and urban planner in the enhancement of the territory of the Alto Vicentino that he knows in depth. He designed the renovation of the Park of Villa Rossi, the High Path of Cogollo del Cengio, created the paths around the little lake of Posina, written a Guide to the Cammino Fogazzaro Roi in the village of Piovene Rocchette. He writes and lectures on the history and culture of the Alto Vicentino area.

Giorgio Marchetto

Board member

Giorgio MarchettoGiorgio Marchetto has long been a keen mountaineer and runner, in and around the mountains near Vicenza. He works as a freelance web designer for tourism-based sites and creator of multimedia applications (panoramic photos and virtual tours, web mapping applications), and he deals with these technical aspects for our association.

Il monumento di Fogazzaro torna a splendere

L’EVENTO. Domani presentazione del restyling dedicato allo scrittore. Prezioso intervento in memoria del marchese Roi, suo pronipote

S’inaugura domani alle 11.30 il monumento ad Antonio Fogazzaro, restaurato dalla Fondazione Giuseppe Roi, nel centenario della morte dello scrittore, in memoria del marchese Giuseppe “Boso” Roi, pronipote del Fogazzaro, scomparso due anni fa ed appassionato ultimo custode delle memorie del bisnonno. La cerimonia avrà luogo in viale Roma, ove il monumento è collocato fin dalla sua inaugurazione che avvenne nel 1932, proprio il 6 novembre, circa vent’anni dopo che una pubblica sottoscrizione cittadina aveva raccolto i fondi per erigere l’opera, progetto interrotto dalla prima guerra mondiale. L’opera fu affidata allo scultore vicentino Giuseppe Zanetti, a cui si devono anche le statue del Pigafetta e dello Zanella in città e il monumento ai caduti di Villa Guiccioli. L’intervento di restauro al monumento a Fogazzaro, eseguito in collaborazione con la Soprintendenza, dal restauratore Xavier Robusti e dalla Art Cart, ha sanato i segni del tempo sull’opera, ma soprattutto quelli lasciati sul marmo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che distrussero il vicino teatro Verdi, di fronte al quale, come mostrano alcune foto d’epoca, l’opera appariva collocata. In concomitanza con il restauro, la Fondazione Roi ha anche realizzato, con il supporto scientifico della biblioteca Bertoliana, una pubblicazione dal titolo “Antonio Fogazzaro. La famiglia e la città”. Corredato da rare immagini d’archivio, il volume si apre con un saggio di Laura Valente ed Erika Zanotto sui legami di Fogazzaro con le famiglie Valmarana e Roi, a cui seguono alcune testimonianze inedite, dello stesso marchese Roi che ricorda il bisnonno e della contessa Maria Sofia Deciani Valmarana. Alla ricostruzione delle vicende che portarono alla realizzazione del monumento e al clima che ne accompagnò l’inaugurazione ufficiale è infine dedicato il testo di mons. Antonio Marangoni, che ha recuperato negli archivi cittadini le memorie dell’evento.

[fonte: Giornale di Vicenza del 5 novembre 2011]

Itinerari alla scoperta di Fogazzaro

ANNIVERSARIO. Da domenica il via alle passeggiate guidate in centro e ai “Caffè letterari” promossi dalla Provincia
Non si farà tappa davanti alla casa dove è nato, ma in quella di famiglia in contrà Carpagnon

Far conoscere Antonio Fogazzaro ai vicentini. Lo scrittore e poeta del Risorgimento è quasi più noto all’estero che qui in Italia. Per questo, nell’ambito delle iniziative per il centenario dalla morte, il Comitato regionale ha pensato non solo alle proposte per i turisti, ma per gli stessi vicentini che più spesso di quel che si pensi non conosco l’opera del Fogazzaro. Nascono così, sotto il patrocinio della Provincia di Vicenza, una serie di iniziative per far apprezzare Fogazzaro anche attraverso i luoghi, oltre che le pagine dei suoi romanzi. Ieri a palazzo Nievo la presentazione delle iniziative con l’assessore provinciale alla cultura, Martino Bonotto, Elena Cappellaro, per le Guide turistiche di Vicenza, l’esperto e docente Mario Pavan, l’assessore comunale di Creazzo, Mirella Olivieri.

“Piccoli mondi antichi e moderni: la Vicenza di Antonio Fogazzaro” è la prima proposta per conoscere Fogazzaro, attraverso passeggiate guidate alla scoperta della città, personaggi, luoghi, curiosità tra realtà e invenzione letteraria. Appuntamento, domenica 3 aprile alle 15 davanti al a Galla Caffè, e ogni prima e terza domenica fino a ottobre (quota di partecipazione: 5 euro). Il percorso sarà ispirato a “Piccolo mondo moderno”, romanzo ambientato in gran parte a Vicenza. Probabilmente non si farà tappa nella casa natale, in corso Fogazzaro 111, quella oggetto in questi giorni di critiche per il degrado in cui versa la facciata. Ma si farà tappa per la casa di famiglia, in contrà Carpagnon, al museo archeologico di santa Corona, allora ginnasio dove Fogazzaro frequentò la scuola. E al Monte di Pietà, perché allora era la sede della biblioteca Bertoliana, di cui Fogazzaro fu presidente. Un passaggio davanti al Duomo per affrontare il Fogazzaro fervente cattolico e la sofferenza per aver visto mettere all’indice un suo libro.

L’altra iniziativa sono “I caffè letterari”: una quindicina in programma durante quest’anno in cui ricade il centenario. Il prossimo appuntamento è per il 30 marzo alle 20.30 nella sala di rappresentanza di palazzo del Colle in piazza Roma. La conferenza sarà tenuta da Pavan. Antonio Bertoldo leggerà dei brani dell’autore. Il 14 aprile poi l’appuntamento è alle 18.30 nelle scuderia della Rotonda per una lettura e una versione speciale de “I Caffè letterari in ville e castelli”. Il 17 aprile alle 15.30 poi si replicherà al castello di Marostica con una rappresentazione teatrale, danze, musiche un percorso tutto da scoprire.

[fonte: Giornale di Vicenza del 29 marzo 2011]

Portiamo avanti l’idea dei cammini

Dal Giornale di Vicenza del 7 marzo 2010

Una proposta ispirata dal figlio del prof. Renato Cevese

«Portiamo avanti l’idea dei cammini»

Sul Giornale di Vicenza del 21 febbraio (2010) è stato pubblicato un articolo, a firma Franco Mognon, sui progetti di Premio e Fondazione in onore di Mario Rigoni Stern.
Quest’omaggio al grande scrittore asiaghese mi sembra doveroso e molto apprezzabile.Mi permetto di aggiungere una proposta.

Credo sarebbe molto suggestivo un cammino-sentiero dedicato a Rigoni Stern che partisse dall’Accademia Olimpica, di cui era insigne membro, per arrivare alla sua casa di Asiago.

L’esperienza del cammino di Santiago mi ha dimostrato co-me queste vie per camminatori e ciclisti siano un eccezionale strumento per valorizzare il  paesaggio, mescolare le persone più diverse e delle più diverse provenienze, celebrare Storia, Cultura e Spiritualità. Non ultimo, i cammini possono divenire un formidabile strumento di sviluppo turistico eco-sostenibile.

Per questo mi piacerebbe che Vicenza diventasse un unicum, realizzando, oltre al sentiero Rigoni Stern, anche altri cammini, dedicati ad una serie di personalità che si sono distinte nel raccontare, far conoscere e quindi nel difendere il paesaggio vicentino e veneto.

Penso ad un cammino che colleghi Vicenza e Treviso, passando per Bassano e i colli asolani: potrebbe essere dedicato a Bepi Mazzotti, grande difensore delle nostre ville antiche.

Penso ad un cammino dedicato ad Antonio Fogazzaro e a suo nipote, il marchese Roi, che ha lasciato a Vicenza una meravigliosa fondazione di stampo culturale: questo cammino potrebbe partire dalla villa Fogazzaro Roi di Montegalda, per arrivare a Tonezza del Cimone passando per villa Fogazzaro a Velo d’Astico.

Infine mi piacerebbe un cammino che collegasse le piazze dei Signori di Vicenza e Padova, passando per i Colli Berici e gli Euganei, che fosse dedicato a mio padre Renato Cevese, strenuo difensore del paesaggio veneto e del patrimonio architettonico, e a Guido Piovene, scrittore che ci ha lasciato dei brani di poesia assoluta descrivendo i nostri colli e la natura veneta.
Questo cammino tra Vicenza. e Padova potrebbe essere la prima sezione di un cammino che collegasse le piazze dei Signori di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza e Verona (toccan-do le relative principali basiliche).

Credo si possa tutti convenire che l’industria del turismo, in Italia e nel Veneto, sebbene in crisi, non morirà mai.
I cammini potrebbero fornire nuovo ossigeno a questa industria, con un impatto ambientale vicino allo zero. E la doverosa tutela e valorizzazione del nostro paesaggio potrebbero passare anche per questa strada.

Andrea Cevese