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Associati a Cammini Veneti

Modulo riservato alle attività lungo i cammini (o nelle vicinanze)

Da Paolo A Tonezza del Cimone - punto di arrivo del CFR

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Se sei interessato a diventare nostro socio sostenitore con la tua attività lungo i nostri cammini, compila il modulo sottostante. Ti ricontatteremo al più presto.
Grazie per il tuo interesse per la nostra Associazione!

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Singoli interessati alla nostre uscite

Per camminare con noi

Se ti piacerebbe camminare insieme a noi lungo i nostri cammini, puoi iscriverti all’associazione come socio ordinario, versando una piccola quota annuale (solo 5 euro). La tessera include una assicurazione.
Richiediamo anche un piccolo contributo di partecipazione per le nostre uscite.

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Attività lungo i nostri cammini

Un’opportunità per acquisire nuovi clienti

Se hai una attività commerciale (hotel, agriturismo, B&B, affittacamere, ostello, ristorante, bar, negozio ecc…) nelle vicinanze dei nostri cammini, puoi diventare nostro socio sostenitore, versando una piccola quota annuale (30 euro).
Potrai diventare uno dei punti di alloggio e/o timbratura ufficiali dei nostri cammini e la tua attività sarà messa in risalto nel nostro sito web e nelle nostre mappe.

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Aziende partner e sponsor

Una preziosa sinergia

Sponsorizzare le nostre attività può portare un ritorno di immagine importante per enti ed aziende, soprattutto quelle che operano in settori collegati ai cammini, quali ad esempio il mondo delle attività outdoor.
Cammini Veneti ha già attiva una collaborazione con una importante azienda produttirce di calzature per l’escursionismo e a breve anche con un’importante azienda venditrice di prodotti per attività outdoor e campeggio.

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Uscite organizzate dalla nostra associazione

  • foto di Susanna La Lampa

  • Foto di Annamaria Zambon

  • Foto di Susanna La Lampa

  • foto di Susanna La Lampa

Avviso importante

Al momento la nostra associazione ha sospeso questa attività fortemente voluta e realizzata con grande passione e impegno dalla nostra vice presidente Paola Franco, che purtroppo ci ha lasciati nel 2022.

Attualmente partecipiamo come partner ad uscite realizzate da altri enti e associazioni nei territori attraversati dai nostri cammini. 

Non escludiamo comunque di riprendere questa  attività, nel ricordo di Paola, insieme ai tanti amici che l’hanno conosciuta ed apprezzata e che desiderano tornare a camminare insieme a Cammini Veneti.

Uscite organizzate dalla nostra associazione

La nostra Associazione organizza periodicamente delle uscite di gruppo, principalmente lungo i nostri cammini.
Per parteciparvi è neccessario essere soci dell’Associazione, in modo da poter usufruire di una assicurazione.

In molte occasioni siamo accompagnati da competenti guide nelle visite a monumenti, ville, chiese e altri luoghi di interesse culturale e ambientali.

Le nostre uscite solitamente sono adatte a tutte le persone che hanno un minimo di allenamento per camminare, ad andatura tranquilla, per i Km richiesti. Sono anche occasioni per socializzare e fare nuove amicizie.

Durante i periodi di pandemia, sono osservate tutte le norme anti-covid vigenti.

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Cammin facendo… il Fogazzaro-Roi e il Rigoni Stern

In questo gruppo condividiamo con i nostri soci e simpatizzanti le nostre esperienze lungo i cammini. Uno spazio aperto per rivivere insieme le nostre emozioni e i nostri ricordi.

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foto di Remo Longin

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Citazioni sul camminare

Citazioni sul camminare

L’ebbrezza del camminare

[…] questo è il viaggio a piedi: l’imprevisto, l’inatteso e, nello stato di fragilità e di dipendenza in cui si pone chiunque vi si abbandoni totalmente, l’incredibile catena di cause e di coincidenze casuali, e la ricchezza degli incontri che a esse sono legati. […] Per me, il vero senso del viaggio, e in particolare del viaggio a piedi, sta nello sforzo personale che consiste nel mettersi in armonia con il mondo, la natura e gli uomini. […] Infatti il camminare è innanzitutto un percorso di sincerità, per le rinunce cui obbliga e per la sua essenzialità. […] è giocoforza constatare che la diffidenza delle città non ha contaminato la campagna, che l’ospitalità è in genere spontanea, che le porte e i cuori si aprono molto più spesso di quanto non si chiudano. Che il viaggiatore a piedi, portatore di sogni e di avventure, riceve molto più di quanto dà [..]”

ebbrezza-del-camminare

Emeric Fisset, L’ebbrezza del camminare, Edicicloeditore, 2012

Quando si va verso un Obiettivo…

Quando si va verso un Obiettivo è molto importante prestare Attenzione al Cammino. È il Cammino che ci Insegna sempre la Maniera Migliore di Arrivare e ci Arricchisce mentre lo percorriamo…”

Paulo Coelho

Che cosa importa l’esito del cammino…

Che cosa importa l’esito del cammino se ciò che conta è solo il fatto di averlo percorso? Non siamo noi che facciamo il viaggio, è il viaggio che ci fa e ci disfa e ci inventa”

Da “il mondo a piedi” di David Le Breton

Gli uomini camminano sempre meno…

Gli uomini camminano sempre meno, sono diventati sgraziati, si muovono curvi sui loro telefonini, hanno il collo storto per l’abuso del computer, le spalle rovinate dall’utilizzo del mouse, lo stomaco contratto dallo stress e la testa piena di segnali e rumori di fondo…
… La nostra testa è cambiata. L’uomo che non cammina perde la fantasia, non sogna più, non canta più e non legge più, diventa piatto e sottomesso, e questo è esattamente ciò che il Potere vuole da lui per governarlo senza fatica, derubarlo di ciò che Dio gli ha dato gratuitamente e bombardarlo di cose perfettamente inutili a pagamento.
Chi cammina, invece, capisce, parla con gli altri uomini, li aiuta a reagire e a indignarsi contro questa indecorosa rapina che ci sta impoverendo tutti quanti. Il semplice fatto di mettere un piede davanti all’altro con eleganza, di questi tempi, è un atto rivoluzionario, una dichiarazione di guerra contro la civiltà maledetta dello spreco.”

Paolo Rumiz – ” A Piedi”

Camminare non dà dipendenza…

Camminare non dà dipendenza. Camminare non è importante. Camminare non serve a niente. Pensaci bene: sei andato a piedi dalla porta di casa a quella dell’ufficio (per risparmiare tempo e benzina), dalla stazione dei treni all’hotel (per risparmiare i soldi del taxi), al matrimonio del tuo amico (per non stropicciare il vestito in macchina), al funerale del tuo amico (per lo stesso motivo), nel parco (per bruciare calorie). Sei andato a piedi migliaia di volte nella tua vita. C’era sempre una ragione per andare a piedi. Un risparmio, un guadagno, insomma, una convenienza.

Il cammino, invece, dà dipendenza. La dà perché in cammino vai, como scrive Jabès, a cuore aperto fino all’uomo. La dipendenza non è data dall’andarci a piedi, ma dal cuore aperto, cioè il come, e dall’uomo, cioè il fine. Non c’è alcuna utilità in questo atto. Anzi, non puoi che riceverne un danno. Ci sei tu, a petto aperto, con tutto ciò che ne consegue. Nel petto potrebbero infilarsi rondini, gazzette, cormorani, anguille, pesci siluro, fiumi interi, litorali con pinete frangivento, golfi e mari e così via. Nel tuo petto aperto può entrare chiunque e qualunque cosa. Sei alla mercé del mondo, sei fragile, distruttibile. Vai verso l’uomo. Quale uomo? Per portargli o dirgli cosa? Nulla. Non ti viene richiesto nulla. Non porti doni o offerte. Porti il tuo petto aperto, con tutto ciò che ne consegue. Quell’uomo, se lo troverai, e se ti accoglierà, farà di te ciò che vuole.

Questo è il cammino, questo crea dipendenza. Questa dipendenza è fortissima. Quando torni da un cammino, la senti dentro e addosso, vorresti strapparti la pelle, staccarti la testa pur di non sentirla più, ma non c’è niente da fare. Allora esci, senza aver ancora disfatto lo zaino, e vai a camminare. Ti sembra, al momento, di stare meglio. Torni a casa e la voglia di strappare la pelle e tagliare la testa sono intatte. Così capisci che camminare non serve a niente. Che sei dipendente da altro. Ti tornano alla mente le chiacchierate sugli argini impestati di zanzare. Le notti insonni in camerate umide e affollate. Il signore di novant’anni che hai incontrato sulla vecchia Romea, appoggiato al muretto, che ti ha raccontato di quando è saltato da un treno tedesco e se l’è fatta tutta a piedi fino al Polesine. Ti tornano in mente, prima ancora dei paesaggi, le persone che hai incontrato. E capisci che erano quelli gli uomini a cui hai portato il tuo petto aperto. Che ognuno di essi ha preso una parola, l’ha chiusa in un pugno, poi il pugno è entrato nel petto, la mano si è aperta, la parola s’è ficcata dentro. Tu sei pieno di parole. Di voci che riecheggiano nel petto e nella pancia e nella testa, non nei piedi. Nessuna camminata eliminerà quelle voci. Camminare non serve a niente. Camminare e cammino non sono la stessa cosa.

Ti è capitato di lamentarti, durante il cammino, perché altri avevano il letto e a te toccava il pavimento. Ti sei arrabbiato perché altri, a tavola, mangiavano porzioni più grandi delle tue, o perché altri hanno usato i soldi della cassa comune per prendersi della frutta solo per loro, o anche solo un frutto o una birra in più. Oggi, che sei a casa, ti rendi conto che del letto non sai che fartene, che hai un sacco di cibo in frigo che andrà a male e che la cassa comune, anche se imperfetta, è sempre meglio del mors tua vita mea in cui vivi. Ora capisci che non aveva senso lamentarsi, che ci vuole tempo per allontanarsi da sé, e che solo allontanandosi da sé si può andare verso l’uomo che ti aspetta per mettere le sue parole nel tuo petto. Ciò che crea dipendenza è proprio questo movimento di fuga dal proprio egoismo, dalla propria vita ristretta e confinata, da una solitudine che in cammino non hai mai provato. «Solitari, / ma non soli», dice Petr Král. Eccola là, la dipendenza da una forma di vita comunitaria e solitaria allo stesso tempo, in cui il denaro non conta perché non si conta e non si conta perché non conta, in cui si progredisce come esseri umani rapidamente e visibilmente, e in cui non si riesce a non essere allegri, a non ridere nella tormenta, a non godere in continuazione di ciò che si vede e di ciò che non si vede. La domanda la conosci già: come fare a mantenere il petto aperto, le parole in vita, ad allontanarsi da sé, ad andare verso l’uomo, a restare in cammino al di là dei propri piedi?”

Edmond Jabès, Poesie per i giorni di pioggia e di sole e altri scritti

Si nasce non soltanto per morire, ma…

Si nasce non soltanto per morire, ma per camminare a lungo, con piedi che non conoscono dimora e vanno oltre ogni montagna…”

Alda Merini, camminando sul Naviglio

Quando cammino in un bosco, sento…

Quando cammino in un bosco, sento di diventare gradualmente un tutt’uno con l’ambiente che mi circonda. Come se il corpo non finisse con le punta delle dita. Col passare delle ore si espande sempre di più nell’erba, l’erica, gli alberi e l’aria. Se un uccellino si è spezzato un’ala o un animale è senza cibo, sento un po’ del loro dolore. In quei momenti mi sembra di essere parte di qualcosa molto più grande della mia quotidianità di lavoratore, contribuente e padre di famiglia. Non sono mosso dal desiderio di abbandonare questi ruoli, ma dal bisogno di appartenere a quel qualcosa di più grande.”

E. Kagge “Camminare”

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Chi siamo

Chi siamo

La nostra associazione Sportiva Dilettantistica Culturale Cammini Veneti si è costituita nel 2014, per opera di un gruppo di amici camminatori appassionati di trekking, nordic walking, escursionismo, con lo scopo di creare cammini di lunga percorrenza nel territorio dove viviamo (la provincia di Vicenza, la regione Veneto).

La nostra associazione si occupa di creare cammini a piedi nel Veneto, con particolare attenzione per le zone di pianura, maggiormante antropizzate e per questo con minori opportunità escursionistiche.

  • progettiamo, realizziamo, gestiamo, manteniamo e promuoviamo i nostri cammini
  • promuoviamo il camminare insieme e uno stile di vita salutare
  • valorizziamo il nostro territorio, con particolare attenzione a quello più antropizzato
  • promuoviamo la cultura locale, dedicando i nostri cammini a personaggi illustri del mondo culturale del nostro territorio, incentivando il turismo culturale insieme a quello attivo dei cammini.

L’idea di fondo

L’idea di fondo di Cammini Veneti

Si stenta a credere che le cose semplici possano meravigliare. Eppure, se si cammina per intere giornate di fila, trovando un passo equilibrato e un ritmo armonioso, seguendo vie di campagna, di collina o di montagna, si realizza una cosa semplice e al contempo meravigliosa, capace, appunto, di meravigliare.

Percorrendo il Cammino di Santiago in Spagna, la Via Podiensis in Francia, la Via Francigena e il Cammino di Anaunia in Italia, mi son convinto che la stessa sensazione di meraviglia e armonia possa essere vissuta anche nella nostra terra, sebbene molto antropizzata, a condizione di poter camminare in sicurezza per più giorni.

Nel Veneto di campagna e di collina mancano ancora dei cammini lunghi e ben tracciati, mentre la montagna ne è infinitamente più ricca. Creare cammini lunghi in Veneto, scoprire vie verdi che toccano paesi secondari non sfigurati dall’industrializzazione selvaggia, dedicando questi percorsi a persone che si sono distinte nella valorizzazione e/o nella tutela del nostro paesaggio, è, in fondo, un’idea semplice.

Se quest’idea semplice consentirà a tante persone, italiane e non, di mescolare la polvere di altri cammini europei con la polvere raccolta lungo i Cammini Veneti, avremo contribuito, nel nostro piccolo, a creare occasioni di meraviglia ed armonia.
Non è forse meraviglioso che le radici degli alberi riescano a spezzare l’asfalto?

Andrea Cevese (Presidente Ass. Cammini Veneti)

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Il consiglio direttivo

Ci presentiamo brevemente, uno a uno …

Andrea Cevese

Presidente

Andrea Cevese, da sempre appassionato di natura e attività sportive, soprattutto in montagna. Ha iniziato a percorrere lunghi tratti dei grandi cammini nel 2005 (cammino di Santiago, via Podiensis, via Francigena, cammino di Anaunia). E’ convinto che cultura e territorio naturale siano l’humus in cui le persone affondano le proprie radici. Dopo la maturità classica, si è laureato in giurisprudenza, ha vissuto parecchi anni all’estero, è libero professionista.

Riccardo Lotto

Vice presidente

Riccardo Lotto, laureato in Scienze Agrarie a Padova, abilitato all’esercizio della Libera professione di agronomo, consulente del tribunale e di assicurazioni, presidente della biblioteca comunale di Montegalda e del Consorzio Igiene Ambientale di 45 comuni del vicentino, consigliere comunale, assessore, sindaco del comune di Montegalda dal 2006 al 2016. Ha prodotto alcune pubblicazioni di natura ambientale.

Remo Longin

Consigliere (socio fondatore)

Remo Longin, preparatore atletico, istruttore di Nordic Walking, contitolare di una palestra, appassionato di cammini nella natura. Impegnato nell’ideazione di greeen way, percorsi nella natura pensati per favorire un contatto più naturale fra l’uomo ed il territorio. Fra di esse il “Giro delle Chiesette Prealpine” nelle prealpi vicentine, il percorso da Folgaria a Venezia lungo il sentiero europeo E5 ed il percorso ciclo-pedonale regionale R2 lungo gli argini dei fiumi veneti. Per l’associazione si occupa degli aspetti tecnici e sportivi legati ai percorsi.

Diego Capitanio

Consigliere (socio fondatore)

Diego Capitanio, una passione innata… frequentare la natura, l’ambiente, vivere il paesaggio e muoversi al suo interno. Assiduo frequentatore delle Alpi Trivenete. Paesaggi ed atmosfere da vedere. Gente da conoscere. Modi di vivere da condividere. Rispetto dei luoghi, degli ambienti di montagna e delle persone. Poi nel 2007 si avvicina ai cammini e alle ciclovie: Via dei Borboni, Cammino di Santiago, Cammino di San Francesco, Via Francigena… è solo l’inizio… Per l’associazione si occupa del percorso e della segnaletica.

Maurizio Dal Ferro

Consigliere (socio fondatore)

Maurizio Dal Ferro, amante della montagna estiva e invernale, è un buon velista. Ha molta passione per l’ornitologia. Ha lavorato per anni all’estero in istituzioni internazionali. E’ libero professionista, consulente in materia di finanziamenti UE, esperienza che mette a disposizione anche per la valorizzazione del territorio veneto.

Renzo Priante

Consigliere

Renzo Priante, architetto, ha lavorato a lungo come architetto e urbanista nella valorizzazione del territorio dell’alto vicentino, che conosce in modo approfondito. Ha progettato il rinnovo del Parco di Villa Rossi, il Sentiero Alto di Cogollo del Cengio, realizzato i percorsi attorno al laghetto di Posina, scritto una Guida al Cammino Fogazzaro Roi nel borgo di Piovene Rocchette. Scrive e fa conferenze sulla storia e la cultura dell’Alto Vicentino.

Susanna La Lampa

Consigliere

Susanna La Lampa, appassionata di escursioni e fotografia, ama gli spazi liberi ed il contatto con la natura. Vive il “camminare” come un’occasione di incontro e dialogo con chi condivide la sua passione. Compagna insostituibile dei suoi cammini è la macchina fotografica con cui cerca di catturare la bellezza e l’unicità delle esperienze che il camminare regala. Di ogni “cammino” realizza dei piccoli reportage fotografici che condivide con chi ama l’esperienza del percorrere le strade verdi del nostro bellissimo territorio.

Marzia Barcaro e Mario Brunetti

Consiglieri

Marzia Barcaro e Mario Brunetti, pensionati felici, cicloturisti e camminatori, consapevoli che il bello è ovunque ed è più semplice scoprirlo con un passo lento. Amano coniugare l’amore per la natura, in particolare per il mondo delle piante, con lo studio delle tradizioni e religiosità popolari. Hanno collaborato con il WWF Veneto per la stesura di alcuni percorsi nel nostro territorio: a piedi nel Camminaveneto e in bicicletta nel Pedalaveneto. Hanno pubblicato con la Calderini “ Dagli Appennini alle Alpi austriache a piedi e in bicicletta” ed anche guide per turisti curiosi con “n’ antra Roma” e “ al..tre Venezie“.

Giorgio Marchetto

Consigliere (socio fondatore)

Giorgio Marchetto, appassionato di escursionismo e sentieristica, frequentatore e conoscitore del territorio vicentino. Impegnato nella creazione di percorsi escursionistici nel territorio vicentino.
Impegnato anche, come libero professionista, nella creazione di siti internet turistici e applicazioni multimediali (creazione di foto e video a 360 gradi, applicazioni cartografie per il web), all’interno dell’associazione segue questi aspetti tecnici. 

In ricordo di Paola

Socia fondatrice e vice presidente dell’Associazione


Paola Franco è stato un formidabile motore per concretizzare il progetto di Cammini Veneti, con la sua tenacia, il suo entusiasmo, la sua professionalità, il suo gran cuore.
Paola ha accompagnato molti camminatori sul CFR e, guidando non solo i loro passi ma anche i loro sguardi, li ha esortati a cogliere tutto ciò che di meraviglioso e sorprendente aspettava solo di essere ammirato. Luoghi a volte molto noti, altre volte piccoli capolavori nascosti che raccontano la storia e la cultura della splendida terra vicentina.
Paola sapeva accettare le sfide e considerava le difficoltà come scogli da affrontare e superare.
“C’è sempre un modo per raggiungere un obiettivo” diceva “dobbiamo solo trovarlo!”
Il ricordo del suo travolgente entusiasmo ed il suo irriducibile ottimismo ci aiuteranno ad affrontare i giorni ed i passi che verranno.

In ricordo di Vladimiro

Socio fondatore e consigliere dell’Associazione


Vlamiriro Riva è stato per tanti anni direttore del Consorzio Vicenza è, si è dedicato con tutto se stesso alla promozione turistica del vicentino, creando tantissime iniziative di grande valore. Ha avuto grande merito nel riconoscimento della Basilica Palladiana e del ponte di Bassano come Monumenti Nazionali, nel riconoscimento Unesco ottenuto dalla città di Vicenza (1994) e dalle ville di Palladio della provincia (1996).
Ha creato Vicenza Film Commission, Vicenza Sport Commission, Vicenza Convention Bureau, Promoveneto, ha dato ampio risalto all’enogastronomia tipica locale, portando nei territorio locali le De.Co. (denominazioni comunali) e moltissimo altro ancora.
Ha sostenuto con entusiasmo il nostro progetto di Cammini a piedi nel vicentino, entrando anche personalmente a far parte della nostra associazione, dandoci molti consigli preziosi e aiutandoci concretamente nelle strategie di promozione delle nostre attività.
Nemmeno la malattia degli ultimi anni, che già lo debilitava, gli ha impedito di essere membro attivo e propositivo della nostra associazione.

Statuto e bilanci dell’associazione

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