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17 febbraio 2019 – Sulle orme del Fogazzaro, da Vicenza a Caldogno

Inizio seconda tappa del Cammino Fogazzaro-Roi.
Da Vicenza a Caldogno, passando per le risorgive e visita finale Villa Caldogno del Palladio.

17 febbraio 2019

Ore 8:45 Punto di ritrovo, posteggio ex aeroporto dal molin (vedi foto)
Ore 9:00 partenza
Il percorso, di snoda fra argini del Bacchiglione e stradine. In questa camminata ci accompagnerà Giovanni Cattelan, uno storico ed esperto di questo tratto. Subito, alla partenza incontriamo la Chiesetta di San Martino di epoca Longobarda (chiesa più antica di Vicenza)
Attraversiamo Cresole – Vivaro e qui incontriamo villa Da Porto-Casarotto (1770). Alla rotatoria di fronte alla quale è la villa da Porto Pedrotti, se si vuole si può raggiungere a e 1 km villa da Porto Casarotto (non credo avremmo il tempo di vederla, ma magari altra occasione si potrebbe fare una visita specifica a queste sue ville), riceveremo in ogni caso informazioni e spiegazioni. Noi giriamo a sinistra, fino al molino Bagarella, e da lì si entra nella zona protetta Bosco di Dueville, dove si trovano le famose risorgive. E’ un luogo, questo, davvero suggestivo; colpiscono i riflessi più vari degli alberi sulle acque, il gorgoglio delle polle che dalle viscere della terra risalgono in superficie, le alghe che rilucono nel fondo, i ponticelli graziosi, i fiori, le greggi transumanti che sostano placide vicino ai canali, dove non di rado si nascondono aironi bianchi e cenerini.
Breve sosta all’interno delle Risorgive e spiegazioni del luogo e poi proseguiamo sempre per sentieri e arriviamo a Villa Caldogno*, visita alla Villa , e poi raggiungiamo il BAR della vicina chiesa per il ristoro.
Chi vuole può mangiare un panino con affettati o formaggi + bibita + caffè a € 7,00.
(Se potete portare un dolcetto da condividere con tutti, grazie )

Tipologia di percorso

Distanza 10-11 km.
Tutto pianeggiante. Argini – strade sterrate e piste ciclabili
Adatto a tutti. Scarpe da trekking
Rientro dopo il pranzo: a piedi in autonomia, o organizzandoci con le auto, un po’ le lasciamo al punto di incontro e altre sul posteggio della Villa Caldogno o della chiesa a Caldogno. Così possiamo riprenderle alla fine della camminata.

Adesioni SOLO SMS al nr 349-2678042

L’uscita è riservata ai soci dell’associazione (ci si può iscrivere anche al momento dell’uscita)
Costo
€ 5,00 (iscrizione + una uscita )
€ 15,00 (iscrizione + tre uscite)
€ 30,00 (iscrizione + 12 uscite )
Oltre agli aggiornamenti costanti sulle altre attività

*Villa Caldogno

Villa Caldogno è una villa veneta attribuita all’architetto Andrea Palladio (1542) che sorge nel comune di Caldogno (provincia di Vicenza, alle porte del capoluogo), nei pressi del centro del paese.
Dal 1996 è inserita tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO con le altre ville di Palladio del Veneto.
Palladio, amico di famiglia dei Caldogno, operò su una struttura preesistente, forse della prima metà del Quattrocento, ben visibile nel seminterrato che ospita attualmente la biblioteca comunale.
La villa, oggi di proprietà del comune di Caldogno, è utilizzata per attività ed eventi culturali.
Il committente Losco Caldogno, aristocratico vicentino e attivo commerciante di seta, aveva ricevuto in eredità una corte agricola e numerosi campi a Caldogno nel 1541. Legato da stretti vincoli di parentela a committenti palladiani come i Muzani e successivamente i Godi di Lugo di Vicenza (Villa Godi), con buona probabilità commissionò a Palladio la ristrutturazione della corte agricola.
Non si hanno elementi precisi circa la datazione dell’intervento: è possibile fissare l’inizio dei lavori al 1542, la casa è certamente abitabile nel 1567 e la data “1570” incisa sulla facciata indica probabilmente la fine delle opere di decorazione.
Anche se non inclusa nei “Quattro libri dell’architettura”, Villa Caldogno è ritenuta opera autografa di Andrea Palladio che operò, come dimostrano recenti studi, su una struttura preesistente, forse della prima metà del sec. XV. Tale struttura è ben visibile nel seminterrato che ospita ora la BibliotecaParticolarmente significativo il prospetto principale, con i tre grandi archi chiaroscurati, dalla cornice bugnata che scandisce l’atrio leggermente avanzata rispetto ai due settori laterali. Un frontone triangolare, al di sopra di un’alta fascia di parete cieca, suggella il settore mediano, alla cui base si sviluppa una singolare e geniale scala a base poligonale.
Fasce di varia altezza e vario spessore modulano tutta la fabbrica che è conclusa da un cornicione modanato.
La facciata posteriore registra strette analogie con quella principale, analogie che però sono state alterate dalla costruzione di due torricelle quadrate che racchiudono le scale a chiocciola per accedere al sottotetto.
Questi nuovi volumi (di origine sei-settecentesca) definiscono una profonda terrazza che si sviluppa per l’intera larghezza della facciata.
Attorno all’asse mediano, costituito dall’atrio e dal salone centrale, si dispongono nell’uno e nell’altro lato della villa tre ambienti: i maggiori negli angoli, i minori tra essi.
Ricchissima è la decorazione pittorica degli interni (loggia, salone centrale, stanze lato ovest) dovuta in gran parte alla mano di Giovanni Antonio Fasolo (1530-1572), Giovanni Battista Zelotti (1526-1578), Giulio Carpioni (1613-1679). Altri pittori intervennero nella decorazione dei due fregi del settore est della villa dove sono affiorati, nel corso dei recenti restauri, tracce di altri affreschi.
Difficile leggere negli affreschi della loggia la mano del solo Fasolo. Quasi a voler anticipare gli affreschi del salone che in maniera impareggiabile ritraggono gli svaghi e le delizie della vita in villa, nella parete a sinistra sono rappresentati, attorno ad un tavolo, fanti e donzelle che giocano; nella parete a destra, un gruppo di suonatori di vari strumenti musicali. Sulla volta a botte, entro un grande ovale, è raffigurato “Il Concilio degli dei”.

20 gennaio 2019 – Sulle orme del Fogazzaro, da Longare a Vicenza

USCITA domenica 20 gennaio 2019

Completamento del primo tratto del cammino Fogazzaro-Roi da Longare a Vicenza.

Dopo aver percorso i tratti Montegalda Colzè Costozza, proseguiamo le nostre camminate per conoscere il Cammino Fogazzaro-Roi e i suoi gioielli.
Per domenica 20/01/2019 ore 8:45 vi proponiamo di incontrarci nel posteggio difronte la Chiesa Parrocchiale di Longare e percorrere con noi il tratto CFR che porta da Longare fino a Vicenza.

Tipologia di percorso

Km 10 fino a Villa la Rotonda
Pista ciclabile , argini del Bacchiglione. Pianeggiante
Km 2 fino al centro di Vicenza
Adatto a tutti. Scarpe da trekking.

Programma

8:45 – Ritrovo posteggio Chiesa parrocchiale di Longare.
Primo timbro al bar di angolo Bar Marconi.
9:00 inizio itinerario percorrendo piste ciclabili – argini del Bacchiglione – lasciamo Longare , attraversiamo Debba, Longara, Campedello e arriviamo a Vicenza
11:00 breve sosta ristoro presso bar-pasticceria al Canton del Gallo e seconda timbratura credenziali.
11:20 incontro con Guida avv. Andrea Toldo per spiegazioni dall’esterno di Villa Capra La Rotonda e a seguire spiegazioni dall’esterno di Villa ai Nani. (Chi è interessato a visitare i giardini e interni delle due ville , può farlo in autonomia o accordarsi con la Guida per organizzare una uscita specifica)
12:10 discesa da Monte Berico e arrivo a Vicenza a fine tappa.
12:50 arrivo a palazzo Valmarana- Braga c.so Fogazzaro per il pranzo (Palladio 1565)(bene Unesco)
13:00 il pranzo sarà a buffet ed è facoltativo (€ 20 vedi menu’)
La partecipazione al buffet non è obbligatoria, chi vuole può liberamente rientrare velocemente in autonomia.
Rientro dopo il pranzo: a piedi in autonomia, o organizzandoci con le auto (alcune auto si possono lasciare a Vicenza al parcheggio Fogazzaro, così a fine giornata, da accompagnare altri alle auto posteggiate al mattino, alla chiesa di Longare)

L’uscita è riservata ai soci dell’associazione (ci si può iscrivere anche al momento dell’uscita)
Costo
€ 5,00 iscrizione + una uscita
€ 15,00 iscrizione + tre uscite
€ 30,00 iscrizione + 12 uscite
Oltre al l’aggiornamento costante delle nostre attività.
Adesione SOLO SMS al nr 3492678042 (paola)

Menu’ a buffet: € 20 (facoltativo)

LA PROSECCHERIA di corso Fogazzaro.
SPUNCIOTTI
-Prosciutto crudo e Burrata
-Gorgonzola noci uva
-Speck alpino e Asiago
-Crema carciofi e cotto norcino
-Salmone e Robiola
-Sarde in Saor
-Baccala’ mantecato
-Burrata pugliese e Acciughe del cantabico
LE CREATIVE DELLO CHEF:
⁃ SELEZIONE FORMAGGI Stagionati
Perbacco “Imbriago di selva”, Vezzena “Contrà del biordo”, Nonno Tito casaro,
puro capra riserva del montello, “ Cuor di fieno”
e confetture abbinate
⁃ SELEZIONE FORMAGGI Feschi d’Estate
-Stracon Veronese
-Caprottino di Roncà
-Robiola dei Lessini
⁃ LA GIARDINIERA DI MORGAN
SALSE ed eccellenze sartoriali gustose e genuine, lavorate a mano con ingredienti a filiera certa, senza additivi chimici né conservanti
⁃ IL TAGLIERE
-Soppressa vicentina al torcolato, prosciutto crudo DOP dei Berici,speck di Soranzo
cotto alla brace alta Norcineria.
UNA BOTTIGLIA DI RAFFINATE BOLLICINE, O VINO BIANCO, O VINO ROSSO OGNI 4 OSPITI E UNA DI ACQUA.
FINALE CALDO CON LASAGNA IN VERDURE.
I dolci non sono compresi nel menù, ognuno di noi può portare qualcosa.

16 dicembre 2018: Il Cammino Fogazzaro Roi fra Costozza e Colze’

Proseguono le nostre camminate per conoscere il Cammino Fogazzaro-Roi e i suoi gioielli.

Domenica 16 dicembre – ore 8.45

vi proponiamo di percorrere con noi e il sig Gino (esperto del luogo e componente Proloco) il tratto CFR che porta dal Borgo antico di Costozza a Villa Feriani di Colze’, con possibilità di ristoro nel Borgo della Villa.

Lunghezza del percorso: Km 8.
Costozza: percorso collinare e poi piano fino a Colze’. Strada sterrata e asfalto; a seguire, argine del Bacchiglione.
Adatto a tutti. Scarpe da trekking.

Programma

8:45 Ritrovo posteggio via N. Bixio, dietro attuale chiesa parrocchiale di Costozza.

9:00 inizio itinerario
-descrizione esterna Casa del Buon Fanciullo
-Villa Trento-Carli Visita giardini e Eccezionalmente per noi , anche visita Interni , saloni centrale piano terra e salone superiore.

9:40 breve sosta presso caffè Ca’ d’oro per timbratura credenziali.

9:45 attraversamento del paese, inizio percorso collinare via delle Grotte, identificazione case rupestri
(Questo tratto è promiscuo con auto e bici, quindi consigliamo attenzione)
-Oratorio Francescano, Chiesa di Sant’antonio Abate, con visita (se possibile anche interna)
-Visita esterna e interna Pieve di San Mauro un tempo convento dei Frati benedettini
In questo luogo e in tutta sicurezza, la nostra guida Sig Gino ci spiegherà l’origine di Costozza e dei suoi edifici.-Discesa verso Longare, attraversamento del centro di Longare e camminata sull’argine del Bacchiglione per raggiungere villa Feriani

12:30 Prima di arrivare in Villa Feriani, vi sarà una breve fermata alla conca di navigazione di Colze per un frugale aperitivo, offerto dall’organizzazione.

12:45 Villa Feriani, visita della cappella gentilizia di Villa Feriani, con accesso diretto dall’argine e poi dallo stesso attraversamento ri-raggiungere l’argine e poi il borgo di Villa Feriani, descrivendo la Villa; questo consente di muoversi in sicurezza poichè siamo in presenza di una curva molto pericolosa ed è preferibile evitare. Ci sarà ugualmente circa 150 mt di percorso sulla S. P. ma con visuale ampia.

13:00 buffet facoltativo presso il Borgo di Villa Feriani (€18 vedi menu’)
Max 30 persone. La partecipazione al buffet non è obbligatoria: chi vuole può liberamente rientrare velocemente e in autonomia, a Costozza in auto o a piedi.

Rientro a piedi, o organizzandoci con le auto (alcune auto si possono lasciare nel parcheggio della chiesa di Colze’, così da accompagnare altri alle auto posteggiate, al mattino, alla chiesa di Costozza)

Menu’ a buffet Max 30 persone
– Salumi della casa e sottolio con pane e focaccia fatto in casa
– Frittate con verdure di stagione
– Risotto (da servire lì in sala) con zucca e funghi.
– Torta di carote con crema all’arancia
il prezzo è 18 euro a persona con i vini.

Non siamo accompagnatori o guide professionali, mettiamo solo a disposizione un po’ del nostro tempo per far conoscere il CFR, il nostro primo cammino veneto.

Adesioni a mezzo SOLO SMS al nr 3492678042 Indicando nome e cognome e numero persone.

Storia di Costozza

Fin dall’epoca romana Costozza fu sede di cave per l’estrazione di pietra calcarea da taglio, la cosiddetta pietra di Costozza o Pietra di Vicenza. Queste cave, probabilmente a partire da un anfratto iniziale, furono poi scavate e ingrandite dall’attività estrattiva. Forse la modalità del loro sfruttamento fu analoga a quella delle latomie di Siracusa, dove i prigionieri venivano rinchiusi e costretti a scavare per estrarre la pietra, da cui il nome custodia. La pietra vicentina sarebbe stata utilizzata per costruire il Teatro Berga di Vicenza, oltre a numerosi altri edifici romani della stessa città e di Padova.
Nel diploma imperiale di Ottone III dell’anno 1000, tra i castelli vescovili viene nominato anche quello di Custodia; di esso, tuttavia, non fanno menzione i successivi documenti che riportano le investiture feudali del vescovo di Vicenza, per cui è probabile che sia stato smantellato assai presto durante gli scontri tra vicentini e padovani ai tempi della contesa per le acque del Bacchiglione. Nei pressi dell’antica chiesetta di Santa Sofia, la strada che porta a Lumignano passa tuttora sotto un basso volto, che un tempo rappresentava l’ingresso al castello. Stante la denominazione, forse un altro castello era posto sul monte ancora detto “Castellone”, ai confini con l’abitato di Longare.
Verso la metà del Trecento, durante la dominazione scaligera, tutto il territorio che ora fa parte del Comune di Longare fu soggetto, sotto l’aspetto amministrativo e fiscale, al Vicariato civile di Barbarano e tale rimase sino alla fine del XVIII secolo.

Villa Feriani

Villa Feriani fu edificata nella seconda metà del Seicento su una primitiva costruzione gotica quattrocentesca di cui rimangono due archi in cotto a vista nella barchessa.
Il prospetto principale, rivolto a sud-est verso il giardino, è ripartito in tre settori. Il settore centrale emergente è caratterizzato, al piano terra, da un paramento a bugnato liscio, nel quale si aprono tre archi a tutto sesto. Al primo piano sono semicolonne ioniche poggianti su piedistalli che sostengono segmenti sporgenti di trabeazione coronati da urne lapidee. La barchessa innestata al fianco destro è preceduta da un portico di grandi archi su pilastri, mentre separata da queste costruzioni sorge la cappella gentilizia a pianta ottagonale. All’interno si segnala l’importante mensa dell’altare maggiore, con sculture attribuite a Pietro Cavaliere, e il piccolo altare laterale sinistro con l’immagine della Vergine, consacrato nel 1711, della scuola del Marinali. Questa graziosa cappella, la cui costruzione risale certamente alla fine del seicento, è di forma ottagonale e uno dei pochi casi di stile barocco nel vicentino.

La conca di navigazione di Colze’

Il fiume Bacchiglione nasce nel “Bosco” di Dueville ed è uno dei corsi d’acqua più importanti delle province di Vicenza e di Padova, dove scorre per 119 kilometri, formando una serie di anse e meandri naturali, tipici dei fiumi di risorgiva; lungo il fiume, si sviluppò e si stabilizzò nel passato la civiltà che avrebbe poi dato luogo al grande patrimonio storico-artistico presente oggi a Montegalda.
A Montegalda capoluogo, fino al 1911, in prossimità del ponte sul Bacchiglione, esistevano dei mulini natanti collocati sui barconi che si alzavano ed abbassavano secondo il livello delle acque e permettevano alle macine di lavorare sempre, anche in caso di piena. Testimonianza di tutto ciò è un disegno a colori ed un olio del Tarro presenti in Municipio.
Arrivando Colzè, troviamo la conca di navigazione, realizzata nel 1870, in sostituzione della preesistente bova,
dotata di due ordini di porte vinciane e di un invaso; essa attraverso la modifica del livello dell’acqua all’interno dell’invaso, alzava o abbassava le imbarcazioni tra le porte, al fine di superare agevolmente il forte dislivello del fiume di circa 3,5 ml. Oggi, viene riconosciuta come una interessante opera ingegneristica e reperto di archeologia industriale che richiama un grande numero di turisti.

18 novembre 2018: Il Cammino Fogazzaro Roi fra Montegalda e Colze’

Iniziano le camminate sul Fogazzaro-Roi per far conoscenza di questo percorso e del fantastico territorio vicentino.

Domenica 18 novembre – ore 9

Ritrovo in municipio di Montegalda, consegna credenziali, visita Mostra permanente Fogazzaro-Roi, a seguire visita alla Chiesetta Monastero di San Marco e a Villa Feriani.

Proseguiamo poi per circa km 4 fino Alle chiuse Vinciane di Colze’ conca di Navigazione.

Si è liberi di proseguire da soli verso Vicenza (circa 13km) o ritornare a Montegalda, sempre da soli, utilizzando la stessa strada dell’andata.

Non siamo accompagnatori o guide professionali, mettiamo solo a disposizione un po’ del nostro tempo per far conoscere il CFR, il nostro primo cammino veneto.
Adesioni a mezzo SOLO SMS al nr 349-2678042 Indicando nome e cognome e numero persone.

Antonio Fogazzaro

Nasce a Vicenza, il 25 marzo 1842, da Teresa Barrera e Mariano, intellettuale e patriota, come i suoi fratelli Don Giuseppe e Luigi Fogazzaro, primo Sindaco di Montegalda, dopo l’unità d’Italia; nel 1874, Antonio pubblica la sua prima opera, il poemetto Miranda, quindi la raccolta di poesie Valsolda nel 1876, dedicata ai luoghi della sua infanzia; poi nel 1881, pubblica Malombra, il primo vero romanzo dell’autore.
Nel 1884 pubblica Daniele Cortis, romanzo che tratta di un deputato cattolico, che propone la costituzione di un nuovo partito politico nel panorama italiano dopo l’annessione del Veneto all’Italia; segue il Mistero del poeta, pubblicato nel 1888, ed ambientato nella cittadina di Eichstätt in Baviera.
Nel 1895 darà alle stampe il suo capolavoro, Piccolo Mondo Antico, la storia di Franco e Luisa Maironi, sposi nella materna Valsolda, contro la volontà della nonna di lui, una vecchia marchesa austriacante.
Nel 1896, sarà nominato Senatore del Regno e il 6 luglio 1899, viene eletto Consigliere del Comune di Montegalda, dove rimane in carica fino all’ultimo giorno della sua vita.
Nel 1890 pubblica Piccolo Mondo Moderno, ambientato in parte a Montegalda, dove l’autore aderisce alle teorie del modernismo, che verranno maggiormente amplificate con Il Santo del 1905, romanzo condannato all’Indice. Nel 1910, pubblica Leila, ambientato nella villa di Velo d’Astico e dopo una breve malattia, il 7 marzo 1911, Antonio Fogazzaro, muore.

Complesso di San Marco

Il complesso di San Marco si trova sul colle chiamato Monte Merlino e comprende una chiesa, il campanile e il convento, dalle origini incerte ma con una prima testimonianza del ‘300. Nel 1451 Belpietro Manelmi dona chiesa e convento alla nobile famiglia vicentina Chiericati che provvede al restauro. Agli inizi del ‘500 i fratelli Ludovico e Francesco Chiericati, entrambi Vescovi, consacrano l’altare maggiore e i due altari laterali, preziosa è la Madonna Nera che allatta il Bambin Gesù. Nel 1629, all’interno della chiesa, viene costruita la cappella dedicata a San Valentino e tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700 viene ingrandita l’abside e rifatta la facciata. L’abside conserva ancor oggi una preziosa pala del 1606 di Alessandro Maganza, con la Trinità e sullo sfondo il fiume Bacchiglione e i Colli Euganei.
Il convento gestito da vari ordini monastici, dal ‘500 è curato dai frati francescani. Nel 1769 la Repubblica Serenissima decreta la chiusura di tutti i conventi più piccoli e il Monastero di San Marco perde la sua funzione religiosa. La chiesa rimane invece luogo di culto grazie alla presenza di un sacerdote mandato dai signori, proprietari del complesso. Nel ‘700 il Monastero di San Marco diventa proprietà della famiglia Caldogno, poi nel corso del 1800 della famiglia Fogazzaro per passare infine alla famiglia Roi. Nel 1993 il marchese Giuseppe Roi dona l’intero complesso alla Diocesi di Padova con il vincolo di riportare questo luogo alla funzione originaria. Dal 2005 il Monastero ospita le monache benedettine cistercensi.
Sul versante nord del colle è presente la vecchia ghiacciaia comunale e un bosco di farnie. Molto bella la siepe mista di bagolaro e di acero campestre, posta sul viale d’ingresso principale del complesso monumentale.

Villa Feriani

Villa Feriani fu edificata nella seconda metà del Seicento su una primitiva costruzione gotica quattrocentesca di cui rimangono due archi in cotto a vista nella barchessa.
Il prospetto principale, rivolto a sud-est verso il giardino, è ripartito in tre settori. Il settore centrale emergente è caratterizzato, al piano terra, da un paramento a bugnato liscio, nel quale si aprono tre archi a tutto sesto. Al primo piano sono semicolonne ioniche poggianti su piedistalli che sostengono segmenti sporgenti di trabeazione coronati da urne lapidee. La barchessa innestata al fianco destro è preceduta da un portico di grandi archi su pilastri, mentre separata da queste costruzioni sorge la cappella gentilizia a pianta ottagonale. All’interno si segnala l’importante mensa dell’altare maggiore, con sculture attribuite a Pietro Cavaliere, e il piccolo altare laterale sinistro con l’immagine della Vergine, consacrato nel 1711, della scuola del Marinali. Questa graziosa cappella, la cui costruzione risale certamente alla fine del seicento, è di forma ottagonale e uno dei pochi casi di stile barocco nel vicentino.

La conca di navigazione di Colze’

Il fiume Bacchiglione nasce nel “Bosco” di Dueville ed è uno dei corsi d’acqua più importanti delle province di Vicenza e di Padova, dove scorre per 119 kilometri, formando una serie di anse e meandri naturali, tipici dei fiumi di risorgiva; lungo il fiume, si sviluppò e si stabilizzò nel passato la civiltà che avrebbe poi dato luogo al grande patrimonio storico-artistico presente oggi a Montegalda.
A Montegalda capoluogo, fino al 1911, in prossimità del ponte sul Bacchiglione, esistevano dei mulini natanti collocati sui barconi che si alzavano ed abbassavano secondo il livello delle acque e permettevano alle macine di lavorare sempre, anche in caso di piena. Testimonianza di tutto ciò è un disegno a colori ed un olio del Tarro presenti in Municipio.
Arrivando Colzè, troviamo la conca di navigazione, realizzata nel 1870, in sostituzione della preesistente bova,
dotata di due ordini di porte vinciane e di un invaso; essa attraverso la modifica del livello dell’acqua all’interno dell’invaso, alzava o abbassava le imbarcazioni tra le porte, al fine di superare agevolmente il forte dislivello del fiume di circa 3,5 ml. Oggi, viene riconosciuta come una interessante opera ingegneristica e reperto di archeologia industriale che richiama un grande numero di turisti.

Il Cammino Fogazzaro Roi in TV a Geo&Geo

 

AIn questo video vi presentiamo lo speciale della trasmissione di RAI 3 Geo & Geo dedicato al Cammino Fogazzaro Roi, andata in onda venerdì 5 ottobre.
Parlano, inter alia, i nostri soci Paola Franco e Riccardo Lotto, lo chef Piero Menegante e lo scrittore naturalista gen. Daniele Zovi.

Uno spazio è stato riservato anche ai prodotti De.Co. del territorio attraversato dal C.F.R.

Il Cammino Fogazzaro Roi in TV a Geo&Geo il 5 ottobre alle ore 17

geogeo 5 ottobre 2018

 Cari amici, vi comunichiamo con gioia che la trasmissione di RAI 3 Geo & Geo ha deciso di dedicare uno spazio importante al Cammino Fogazzaro Roi.

La trasmissione è già stata registrata settimana e andrà in onda venerdì 5 ottobre su RAI 3, intorno alle ore 17. Parlano, inter alia, i nostri soci Paola Franco e Riccardo Lotto, lo chef Piero Menegante e lo scrittore naturalista gen. Daniele Zovi.

Uno spazio sarà riservato anche ai prodotti tipici del territorio attraversato dal C.F.R.

Vi aspettiamo a questo importante appuntamento televisivo! Non mancate!

Jesusleny Gomes porta il Cammino Fogazzaro Roi in tv

jesusleny gomesJesusleny Gomes, la giovane brasiliana nominata alcuni giorni fa ambasciatrice ufficiale del CFR, ne ha fatta di strada e dopo aver camminato in lungo e in largo attraverso il Veneto, ora porta il Cammino Fogazzaro Roi nella sua trasmissione ‘Diversamente Veneto’.

Appuntamento martedì 24 luglio alle 21.15 su Antenna 3 Nordest (canale 13 del digitale terrestre), con la brasiliana che ama il Veneto, che metterà in luce un’altra bellezza del territorio.

Leggi la notizia completa du Altovicentino online

Jesusleny Gomes prima ambasciatrice del CFR

Comunicato stampa del 18 luglio 2018

jesusleny gomes ambasciatrice del cfr

Il presidente di Cammini Veneti Andrea Cevese ha promosso la realizzazione del Cammino Fogazzaro-Roi, che rientra fra i 6 Cammini promossi dalla Regione del Veneto e inseriti nell’Atlante dei Cammini italiani realizzato dal Ministero dei beni culturali.
La realizzazione del Cammino ha richiesto l’impegno costante da parte di numerosi volontari aderenti a Cammini Veneti, soddisfatti per le attestazioni giunte finora da chi ha percorso uno o più tratti (sono 4 per complessivi 80 km circa da Montegalda a Tonezza del Cimone).
In particolare ha fatto molto piacere a Cammini Veneti e a tutti i Comuni attraversati dal CFR la dichiarazione di Jesusleny Gomes, la giovane brasiliana che ha voluto toccare tutti i Comuni della Regione, con la quale ha riconosciuto il Cammino fra quelli che ha più amato.
Per questa ragione Cammini Veneti ha ritenuto di nominarla prima fra i previsti Ambasciatori del CFR. Il riconoscimento è stato conferito dal presidente Cevese nel corso di un incontro che ha avuto luogo presso la sede del Consorzio Vicenza è, che da sempre nutre attenzione nei confronti delle forme di turismo sostenibile affianca l’associazione Cammini Veneti, che sta elaborando altri nuovi progetti di interessanti cammini.

IL Cammino Fogazzaro Roi fra i cammini proposti dalla Regione Veneto

FOGAZZARO ROILa Regione Veneto nel Progetto GREEN AND BLUE – Sottoprogetto CAMMINI ha selezionato 6 cammini per promuoverli e per un successivo inserimento nell’Atlante dei Cammini d’Italia.

Insieme al nostro C.F.R. sono stati selezionati i seguenti cammini che attraversano il Veneto:

  • Via Claudia Augusta
  • Via Romea Germanica
  • Romea Strata
  • Cammino delle Dolomiti
  • Cammino di Sant’Antonio

E’ stato anche pubblicato un opuscolo in due lingue: italiano e inglese.

Allegati: 

Jesusleny Gomes intervista Andrea Cevese

Jesusleny Gomes ha percorso il CFR qualche mese fa; poi ha intrapreso un viaggio a piedi attraverso i 574 comuni del Veneto, tornando a Tonezza del Cimone nel mese di aprile.
In questo video, girato a Tonezza, la simpaticissima ragazza brasiliana intervista con la sua abituale allegria il nostro presidente Andrea Cevese che presenta il Cammino Fogazzaro Roi.

Vi spiego mi come xe fatto el Veneto… un Cammino Speciale ! Il Cammino di Fogazzaro-Roi

Pubblicato da Jesusleny Gomes su sabato 14 aprile 2018